Piazze, Sardine, Sinistra, Salvini e Salviniani

People gather in St. John at the Lateran Square for a demonstration of the “Sardines”, an Italian grass-roots movement against right-wing populism, in central Rome, Saturday, Dec. 14, 2019. (ANSA/AP Photo/Gregorio Borgia) [CopyrightNotice: Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved.]

La manifestazione in piazza San Giovanni a Roma ha raccolto, secondo la questura, 200.000 presenze.

Una notevole quantità di gente per una serie di manifestazioni che stanno, pacificamente, invadendo le piazze italiane, una volta tanto senza eccessi, insulti gratuiti e violenze varie.

Sono oramai poco attento alla politica di oggi, principalmente per due motvi:

  1. non mi ci riconosco
  2. non vedo nei vari rappresentanti il senso politico della loro esistenza se non il mero controllo del potere.

Ma confesso che il movimento delle sardine mi incuriosisce, e trovo particolarmente divertente poi lo scambio di acredini spesso senza senso che si sviluppa al seguito su twitter

Non nascondo che la parte genericamente più divertente è legata ai commenti acidi, cattivi, se non volgari di coloro che a questo movimento associano quanto di peggio possa esistere: l’essere anti-Salvini come se fosse un reato di lesa maestà.

Pensandoci bene le sardine fanno del male più alla sinistra che alla lega, i cui sostenitori sono impervi a qualsiasi commento critico partendo dall’assunto che se non la pensi ESATTAMENTE come loro sei di sinistra, quindi comunista (sic!) e quindi, come lessi recentemente su un thread su Linkedin cui ho partecipato, tutti coloro che si riconoscono nella sinistra sono intrinsecamente estremisti e folli.

(PS: ovviamente invece a destra, sosteneva la mia controparte, si era concreti ed il numero di estremisti era una risibile minoranza)

La “destra” attuale di Salvini e Meloni, per intenderci, ha un approccio pragmatico alla realtà della comunicazione: si dice cosa serve per acquisire il potere indipendentemente da eventuali costrizioni etiche o morali. E fanno uso di tutti i costrutti linguistici e comunicativi classici per muovere le masse.

Che poi molti discorsi siano antiscientifici (tipo la negazione del global warming) anti economici (mescolando cause ed effetti, millantando miracoli tutti da dimostrare come oggetti consolidati) e orientati a trovare un nemico cattivo per definizione (la trinità demoniaca: Sinistra, Europa, Migranti) poco importa. Non rientra nei parametri di una corretta comunicazione o di un pensiero politico lineare l’esigenza di muovere le masse.

Del resto mentire su dati o usare fantasiose reinterpretazioni della realtà (ricordo un thread secondo cui lo stato del Mose è colpa di Cacciari) non è un problema, di conseguenza qualsiasi mezzo è lecito; si veda la saga di Salvini e la Nutella, ovvero come rimettersi in cima alle liste di preferenza social indipendentemente dal contenuto espresso. La visibilità è potere, da qui la ricerca costante ed assoluta, in barba a qualsiasi eticità del contenuto.

Ma per quanto vuoti, disprezzabili, spesso alieni alla costituzione (di cui Salvini ha spesso dimostrato una non conoscenza che confina con la noncuranza, persino durante i suoi ruoli istituzionali) siano i contenuti espressi dalla destra sono contenuti.

Di fronte a contenuti discutibili la sinistra ha opposto il nulla, un nulla che viene però da un problema profondo: la completa assenza di una idea politica alla base.

Matteo Renzi, volpone astuto, lo aveva capito e aveva, all’inizio, fatto per la sinistra quello che Salvini fa per la lega, svuotare i contenuti e apparire. Alla fine in un paese che ha i più alti tassi di analfabetismo funzionale e di ritorno di europa parlare sui contenuti è inutile.

Vuoi mettere presentare il MES come un tentativo di rendere l’italia schiava delle banche tedesche e proporlo al voto popolare? Il popolo è sovrano anche quando non ha idea di cosa sta votando e se obietti che forse sarebbe opportuno sapere concretamente su cosa si vota sei antidemocratico, comunista, anti-italiano etc etc. etc..

Ma Renzi è l’espressione di una sinistra vuota di idee se non generiche affermazioni di principio che poi non trovano sponda in nulla di concreto. Non mi stupisco quindi del suo spostamento a destra per raccogliere la bandiera caduta di Forza Italia.

E l’oblio sembra essere la sorte di Forza Italia, che una volta privata della istrionica verve di Berlusconi (che sapeva come apparire, come far la vittima,come presentarsi a volte come il santo ed a volte come il diavolo a seconda della opportunità) non trova appeal sul grande pubblico, mica possono parlare di cose concrete come progetti o gestione della res publica.

Nella vuota assenza di idee una volta sparito il faro, ci si consegna all’oblio.

Le sardine dovrebbero essere il campanello di allarme per una classe politica di destra e di sinistra (come in parte lo fu il movimento 5stelle prima delle derive parlamentari) priva di idee e contenuti.

Le sardine non sono l’anticorpo a chi, in possesso di verità assolute e quindi indiscutibili come molti leghisti pensano di avere, è impermeabile al confronto (se non in termini di forma di sicuro in termini di sostanza, tutti si dicono democratici senza poi spesso sapere di cosa stanno parlando) ma a quella classe politica che facendo dichiarazioni di appartenenza di parte (ed in particolare la sinistra) evita però di dire quale sia la parte cui appartiene per poter non esprimere contenuti ed idee.

Il risultato di questo è che alla fine chi si avvantaggia di più sarà chi “urlerà” di piu, ed in questo Salvoni è un maestro.

Non ho, purtroppo, dubbi che alle prossime elezioni finirà con una vittoria di Salvini/Meloni, non sono sicuro che sia un bene per l’italia ma incomincio a pensare che sia quello che gli italiani si meritano. Sarà la vittoria della destra? Non di sicuro una destra democratica, libertaria, laica e pluritaria quindi non saprei categorizzarla.

Speriamo che le sardine sopravvivano per ridarci una boccata di ossigeno.

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