Un anno vissuto turbolentamente

Si può fare un resoconto dell’anno anche se siamo solo a 14 Novembre? E perchè no?

Innanzi tutto volevo chiedere scusa a chi si fosse chiesto che fine avevo fatto, ma è stato un anno intenso sotto diversi punti di vista: personali, lavorativi e familiari. Ho ridotto sensibilmente la mia presenza qui per motivi di sopravvivenza, metto nei buoni propositi di ritornarci.

Un anno difficile. Iniziato sotto il segno dalla pandemia della guerra e del cancro per passare alle bollette stratosferiche, ai danni del maltempo, ai problemi di salute in famiglia, fino alle ultime dolorose ma tragicomiche problematiche di salute non posso dire di aver amato quest’anno in maniera particolare.

Ma, pur nell’ombra una luce si deve vedere, e quindi ho avuto anche soddisfazioni, cose che sono migliorate anche oltre le aspettative ed altre che, col senno di poi, potevano andare peggio.

Dove sono stato?

Se la scrittura di un testo lungo mi era diventata estremamente onerosa ho trovato consolazione in twitter dove la mia vena di ironia perniciosa ha casa più consona. Li ho scoperto un mondo divertentissimo tra complottismi, egotismi, e ironia assortita volontaria e non.

mi è servito per affinare la capacità di far ironia e sarcasmo in pochi caratteri, cosa che per uno che è naturalmente prolisso come me è sicuramente un utile esercizio.

Ovviamente poi essendo il 2022 sempre il 2020-2 è arrivato Elon a rendere il tutto più interessante portando il cinguettatore sull’orlo forse dell’oblio. 🤣

Cosa ho imparato (se ho imparato qualcosa)

Chi mi conosce sa che anche nelle peggiori delle situazioni preferisco la levità di un sorriso alla pesantezza della seriosità.

Devo dire che ho riscontrato, per l’ennesima volta, che questa cosa spesso e volentieri si scontra con una idea di serietà che è tutta nella forma e non nel contenuto. Non che la cosa mi disturbi, anzi, mi diverte.

E, ancora una volta, ho trovato riscontro al fatto che pochi usano i numeri per quello che sono, e le interpretazioni più bizzarre sono sempre a portata di mano. Non devo dare mai per scontato che la persona con cui parlo sia in grado di comprendere una statistica o un grafico: va sempre specificato il contesto, la natura dei dati, e come questi sono rappresentati.

Ma si sa se cosi non fosse dove sarebbe il divertimento?

Propositi per il futuro

Al di la di quello ovvio, sopravvivere, direi che vorrei riprendere a frequentare questi lidi, e riprendere il discorso interrotto con gli Email Files ed espandere il perimetro

Grazie per l’amicizia che ho raccolto in questi mesi, a presto

Antonio

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