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l’AGICOMica in audizione fa del “vero” un mappazzone

Mentre AGICOM continua a negare, cloudflare ha comunicato ai suoi clienti italiani dei blocchi avvenuti a causa del piracy shield. è imbarazzante notare come vi sia, da parte di una autorità di controllo che dovrebbe essere vincolata ad una etica rigida, una allegra reinterpretazione del reale nonostante le evidenze. Anzi, senza vergogna si definisce cloudflare una azienda che favorisce la pirateria. Nel frattempo nel mondo reale accade che cloudflare mandi questa comunicazione ai suoi utenti: aggiungendo un, purtroppo, inutile template per reclamare: Il privacy shield, per come è stato disegnato, non solo è un aborto giuridico ma è gestito in…

l’AGICOM (ica) piracy shield de no atri

Allora, gente, in molti ci avevamo provato a indovinare il futuro e beh, l’AGICOM ci ha regalato l’ennesimo pasticcio tecnologico. Piracy Shield doveva essere il nostro scudo anti-pirateria, e invece, che sorpresa, ha fatto flop colpendo i bersagli sbagliati. Adesso dovremmo chiederci chi pagherà per questi errori, ma come al solito in Italia, la responsabilità è un lontano miraggio. Ovviamente, se sei stato oscurato per errore, organizzati, hai cinque giorni per lamentarti nel vuoto. Ah, ‘sta digitalizzazione nostrana, sempre una garanzia… di casini!

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