Smart working a chi?

Sono notoriamente contrario al termine SMART working, per diversi motivi, il principale dei quali è che si usa per fare riferimento al lavoro da remoto, o da casa, attività che di SMART di per se non ha nulla.

Considerando che SMART dovrebbe significare: Specific, Measurable, Achievable, Realistic, and Timely cosa centri con l’usare sistemi che consentano di fare meeting remoti via internet mi sfugge.

In compenso mi sono ben chiari i rischi di tale attività, e non parlo solo delle problematiche di cybersecurity o di organizzazione del lavoro.

Ma oggi vorrei puntualizzare un elemento cardine e chiave delle problematiche inerenti il lavoro da remoto: come capire quando si stà esagerando con meeting remoti? Vi do un indizio, guardate la mia foto di stamattina 😀

Forse ho usato le cuffie troppo a lungo?

cuffie o aureola? (o entrambi?)

Meditate gente meditate 😀

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