Smart working a chi?

Sono notoriamente contrario al termine SMART working, per diversi motivi, il principale dei quali è che si usa per fare riferimento al lavoro da remoto, o da casa, attività che di SMART di per se non ha nulla. Considerando che SMART dovrebbe significare: Specific, Measurable, Achievable, Realistic, and Timely cosa centri con l’usare sistemi che consentano di fare meeting remoti via internet mi sfugge. In compenso mi sono ben chiari i rischi di tale attività, e non parlo solo delle problematiche di cybersecurity o di organizzazione del lavoro. Ma oggi vorrei puntualizzare un elemento cardine e chiave delle problematiche inerenti…

La Trasmutazione? 4

episodi precedenti: La trasmutazione? La trasmutazione? 2 La Trasmutazione? 3 La Trasmutazione? 4 La fine di un’era (o forse no?) Eccoci alla terza dose. Il traguardo che aspettavo con una trepidazione degna del compleanno di un poltergeist. Eppure, c’è qualcosa di stranamente familiare in tutto questo. Forse è la sensazione di déjà vu che mi pervade mentre mi infilo la mascherina—sì, quella col disegnino di Totoro, perché tanto la virilità ormai è un concetto superato—e mi preparo per l’ennesimo viaggio al centro vaccinale. In effetti, è quasi diventato un rito. Prima la prenotazione, poi la fila (sempre più breve, perché…

La Trasmutazione? 3

episodi precedenti: La trasmutazione? La trasmutazione? 2 Una finestra sul tonto: Twitter Capiamoci. Adoro Twitter, senza di esso probabilmente mi perderei un sacco delle stupidate che i social media offrono. Twitter è una sorta di indice delle scemenze che si trovano in giro, con il vantaggio di esacerbare gli animi in pochi caratteri, e permettendo di esprimere vette di ottusità, umorismo volontario ed umorismo involontario incredibili. Ci trovi gli Hashtag più vari che ti aprono un mondo che non conoscevo. Da #draghistan a #dittaturasanitaria alle comparazioni con l’#Hanenpass, per passare al #NWO scopri che la storia, la fisica e la…

La Trasmutazione? 2

Segue dalla puntata precedente: La Trasmutazione? Come ero arrivato li Sull’onda della memoria cerco di ricordare. All’inizio era in TV come una notizia piccina, minore. Sembrava che alcuni tizi a Wuhan (altro nome di fantasia) una città in un posto lontano lontano, avessero consumato una zuppa di pipistrelli e pangolini vivi (su cosa sia un pangolino ho ancora dubbi in effetti) e si fossero ammalati. Roba lontana, e poi chi mangerebbe un animale così carino? Insomma, una di quelle notizie che fanno folclore e permettono a noi di decantare al mondo la superiorità culinaria e quindi culturale. Una di quelle…

La trasmutazione?

Parte uno di boh NOTA: questo è un post di finzione, non si tratta di un trattato o di un articolo ma di una cronaca immaginaria fittizia e semiseria. Ogni riferimento a cose, persone, eventi e date è assolutamente involontario, ma chiunque si sentisse offeso leggendo il pezzo può fare 2 cose: non leggerlo o preoccuparsi seriamente della propria capacità di comprensione. Se invece non piace rientra nel naturale corso delle cose. l’autore che sarei io Ok, magari Kafka aveva ragione e la gente cambia anche in qualcosa d’altro che non è umano. Intendiamoci non sono un NOVAX, anzi trovo…

The email Files: Blocklisting, la sottile arte di farsi del male da soli

Nel post precedente ho iniziato a dissertare della gestione della posta elettronica soffermandosi sul problema annoso delle safelist (allowlist, whitelist o come preferite chiamarle). Non sarebbe una trattazione esaustiva se non affrontassi il duale delle safelist, le blocklist. Se ricordiamo la genesi della safelist questa è legata ai uno dei due problemi legati ai filtri di sicurezza che qui riporto per completezza: 1) il filtro non blocca qualcosa che dovrebbe bloccare (ci si riferisce a questa evenienza come falso negativo) The email Files 2) il filtro blocca qualcosa che non andrebbe bloccato (ci si riferisce a questa evenienza come falso…

The email Files: Safelisting email? Poi non lamentarti!

Ok sotto il cappello degli email files inizierò a scrivere riflessioni semiserie (come mio solito) sugli errori ed orrori di gestione della posta elettronica. L’idea nasce da anni di militanza nel settore, ove ho realizzato 3 cose fondamentali: la maggior parte degli utilizzatori non sa cosa sia e come funzioni la posta elettronica la maggior parte degli amministratori non sa cosa sia e come funzioni la posta elettronica i “cattivi” hanno capito benissimo come funziona la posta elettronica ed approfittano dei punti 1 e 2 per farne uno dei veicoli più efficaci ed efficienti di attacco. Cercherò quindi in funzione…

bye bye 55, e da domani 56

Ok, lo ammetto, oggi è il mio ultimo giorno da 55enne, da domani si sblocca il livello 56. Se tra le cose buone di questo traguardo è che lo ho raggiunto, vi è anche il fatto di non essere obbligato a fare sunti o valutazioni della vita sin qui trascorsa, queste cose le lascio ai cinquantenni che ancora si credono giovani 🙂 Tra le cose cattive c’è che da domani, nei selettori dell’età delle ricerche online, sono definitivamente in area senior (di solito il limite superiore è 55) e quindi da domani mi devo aspettare marketing dedicato a montascale, dentiere,…

Is CV transmitting my real experience?

Note: I am expanding here a post I wrote on linkedin some time ago: https://www.linkedin.com/posts/antonioierano_cv-by-image-activity-6767487628494299136-wdlh I often read on LinkedIn posts on recruiting and the relative difficulties bounded to typical idiosyncrasies’ Italian job market. In my area of experience (and due to my age), one of the biggest obstacles is to make experiences and their value understood by your counterpart. The counterpart can be a customer, your employer\manager, a hiring manager if you’re looking for a change or a Head Hunter… How difficult is it to pass experiences from a CV? CV is the main way you “talk” about your…

L’Italia digitale e mio cuggino

Cosa hanno in comune i click day, i disastri informatici dell’INPS, Immuni o le interfacce per registrarsi per sperare in un vaccino anticovid? Questi sono tutti aspetti dell’approccio italico alla digitalizzazione, un approccio che si basa su 3 pilastri granitici: evitare nella maniera più assoluta di contestualizzare l’idea digitale il digitale è la replica pedissequa di processi mal disegnati analogicamente nessuna progettazione tiene in conto la possibilità di errore ed i relitivi processi correttivi In altre parole la digitalizzazione è demandata ad ambiti che di digitalizzazione nulla comprendono, da cui i disastri annunziati di cui nessuno, per altro, sembra stupirsi….

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