Allora metti caso che ti imbatti in un articolo di giornale che parla di concorsi con domande impossibili per dirigenti:
di cui un paragrafo mi balza all’occhio:
«Domande formulate in maniera errata»
La gara parlava di 100 ammessi, e invece ne sono passati solo 34: questo perché, comunque, c’era una soglia minima di 36 risposte giuste. I preselezionati, poi, sono diventati 47, quando la società che si è occupata del bando ha ammesso uno spiacevole errore: «Molte domande erano formulate in maniera errata». E così, sul sito del Comune è riapparsa una nuova graduatoria nata seguendo una logica difficile da comprendere: ogni quesito scritto in modo sbagliato è stato «abbonato» ai partecipanti, come se avessero risposto in modo giusto.
Ti chiedi giustamente come sia possibile costruire un concorso in questa maniera, che rende impossibile l’accesso ai più.
Ovvio pensi male di chi a creato il formulario del concorso.
Poi mi imbatto in un thread su twitter interessante:
si parla della cosa mettendo in luce le domande sbagliate…e li mi parte lo sconforto.
Aspetta la domanda delle mucche e le galline diventa un problema irrisolvibile?
Considerando che quasi tutti dovrebbero sapere che le galline di zampe ne hanno 2 e le mucche 4 e che il totale delle bestie è 60 ed il numero di zampe è 172 non mi sembra proprio irrisolvibile.
Così ad occhio si richiedono competenze da terza media.
Per altro la soluzione era presente in un pool di risposte ed almeno una era ovviamente impossibile:
Quindi alla peggio facevi 2 prove (3 se proprio sei a zero) per trovare il risultato persino senza saper fare un sistema di equazioni di primo grado a 2 variabili.
Capisco come la difficoltà fosse estrema, non tutti hanno familiarità con polli e mucche.
Non pago l’estensore di questo difficilissimo test pone una questione di, udite udite, fisica.
Ora non ho idea di quale fosse la domanda impossibile di informatica, ma quello di fisica ancora una volta mi stravolge per la complessità. Insomma trasformare metri in centimetri è lavoro da fine ingegnere meccanico. sigh.
E poi diciamocelo in un atto ufficiale una parola come fulcro… ma l’educazione dove è finita? Il turpiloquio è stato sdoganato così senza colpo ferire?
La domanda che mi pongo, da profano, è se queste possono essere considerate questioni da considerare come elementi di conoscenza generale.
Matematica e fisica da terza media evidentemente non lo sono, ma il sospetto è che non siano considerati elementi di cultura generale proprio la matematica e la fisica.
Mi chiederei allora cosa sia la cultura generale…perchè ho l’impressione che se si facessero domande sulla nostra costituzione i risultati non sarebbero poi diversi.
Paradossalmente il problema del test avrebbe punto essere il fatto che ci fossero 60 domande in 60 minuti, se vogliamo anche contestare che non c’era un foglio bianco per conti o note. Ma pensare che quei quesiti siano difficili mi spaventa.
Ecco un evento come questo esemplifica cosa vogliano dire analfabetismo funzionale e di ritorno. Spesso sembrano parole vuote o marketing político salvo poi vedere nei fatti cosa significhi, possibile che così tanti candidati abbiano trovato due domande di una banalità sconcertante (parliamo il livello tecnico richiesto per passare la terza media) un ostacolo?
Stiamo parlando di dirigenti, gente che dovrebbe essere responsabile, capace di pensiero critico, problem solving… o forse il compito di un dirigente è altro?
mi posso preoccupare.
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Analfabetismo di ritorno, funzionale o semplice ignoranza delle basi? by The Puchi Herald Magazine is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 4.0 International License.
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